Mariano  Obiols (1809-1888)
I Lai (A Lover's Lament)

Nato a Barcellona nel 1809, Mariano Obiols fu il primo compositore spagnolo a meritare una Prima alla Scala di Milano. Allievo di John Vilanova, le sue prime composizioni conquistarono l’ammirazione dei contemporanei, che sostennero i suoi studi in Italia.  Divenuto allievo di Saverio Mercadante, con cui percorse tutta Europa, tramite il Maestro conobbe Rossini, Donizetti, Meyerbeer e molti altri.  Sempre grazie a Mercadante, l’opera Odio e Amore, su libretto di Felice Romani, fu rappresentata per la prima volta alla Scala nel 1837, seguita da ulteriori applaudite riprese a Torino, Novara e Brescia.

Di ritorno a Barcellona, Obiols fu nominato direttore del Conservatorio del Liceu, di recente fondazione, posizione che tenne fino alla morte, nel 1888. Insegnante coscienzioso e appassionato, compositore prolifico, pubblicò numerosi esercizi di solfeggio, come anche creazioni concertistiche che includono tre sinfonie e una serie di importanti composizioni corali, orchestrali e di musica sacra. In qualità di direttore musicale del Gran Teatre del Liceu, inaugurato nel 1847, diresse le prime spagnole di opere italiane, tedesche e francesi, nonché la sua seconda opera, Editta di Belcourt, rappresentata per la prima volta nel 1874.

Obiols fu un compositore straordinariamente versatile che in eguale misura rivolse la propria creatività a cantate sacre e a musiche da sala.  La sua musica da camera comprende  pezzi per svariati strumenti a fiato e a corda, mentre le composizioni vocali comprendono quartetti, duetti, trio, e canzoni per voci sole.  I Lai, benchè scritto nel 1846, mostra come il compositore abbia mantenuto un continuo contatto con la vita musicale italiana.  Pubblicato a Milano, I Lai è dedicato a Cirilla Cambiasi Branca, cantante e pianista, cognata di Felice Romani e figlia di Paolo Branca, le cui raffinate soirée  - negli anni 1830 e 1840 - furono frequentate da numerosi eminenti musicisti del tempo, tra cui Rossini, Donizetti, Pasta, Viardot Garcia, Thalberg e Liszt.

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